Ho già raccontato, in questo blog, dell’abitudine che ho, con alcuni amici, di andare ogni tanto su per la Garfagnana a comprare del buon cibo …e a mangiare anche qualcosina. Solo qualcosina, però,perchè sabato mi è toccato lavorare e perciò i tempi erano un po’ più ristretti..e allora siamo tornati nella nostra bettola preferita, subito dopo il santuario dell’Argegna, dove una signora un po’ strana ci accoglie sempre cordialmente. (vedi post 20/03/08).
Bettola lo è per davvero, ma calda di una bella stufa a legna…sabato era piena di zucche coi lumini accesi dentro e questa signora piuttosto attempata, ci ha accolti con le sue solite poppe al vento, pronte a cascarci nel piatto, un bel cappello da strega e un costumino con la minigonna trasparente che lasciava vedere il suo lato B ormai piuttosto disastrato e le vene varicose brulicanti.
Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine, a queste sue stranezze, abbiamo capito che vive nel suo passato di donna un tempo bella e purtroppo non si rende conto che è tanto più triste vederla così….anche stavolta ci siamo scambiati sguardi un po’ perplessi ma in fondo divertiti. Contenta lei….Però ho pregato gli amici di avvisarmi se mi prende così male!!!!
In compenso ci ha servito un gigantesco piatto di salumi strepitosi, dal lardo alla pancetta passando per coppa salame toscano prosciutto e salsiccia, ha piazzato sul tavolo un bella forma di pecorino, pane cotto a legna e un fiasco di vino rosso. Per finire castagne e uva. Niente male per una merenda, anzi, una delizia.
Alla faccia del colesterolo.
E poi ci siamo dedicati agli acquisti, dalla farina di castagne al farro, la polenta e il salame di cinghiale, la grappa al ginepro e le tagliatelle alle castagne, i porcini secchi e i biscotti al farro….e perfino qualche buon pezzo di cinghiale e di formaggio.
Così, siamo tornati giù, con negli occhi la voglia di ridere e intorno a noi la meraviglia dei boschi che adesso hanno tremila tonalità di giallo, verde, rosso, bronzo, portandoci dietro tutte le nostre cibarie profumate, l’allegria di una mezza giornata insieme e soprattutto la bellezza infinita della vita, qualche volta.