Perdere è una questione di metodo

Archivio per la categoria ‘Arte e cultura’

Saramago, quoque tu?

Da El Pais……….”Le staffilate più dure vengono questa volta da un articolo di José Saramago, intitolato “La cosa Berlusconi”, anticipato ieri dal sito del quotidiano di Madrid. Proprio una settimana fa aveva fatto scalpore la decisione di Einaudi di non pubblicare l’ultimo libro del premio Nobel portoghese, in cui il Cavaliere veniva definito “delinquente”. Saramago ora torna alla carica. Parla del premier come di “una cosa pericolosamente simile a un essere umano, che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia”. Per il Nobel, “questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi”. E poi spiega perché chiamò Berlusconi delinquente: “Non è che disobbedisca alle leggi ma, peggio ancora, le fa fabbricare a salvaguardia dei suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni”.

E adesso che Einaudi non pubblicherà più i  tuoi romanzi in Italia  perchè il Sire non vuole noi come faremo a leggerti??????

Grossman.

Inutile dirvi che è uno dei miei scrittori preferiti, che ho letto tutto quello che ha scritto, che l’orazione funebre che due anni fa ha scritto per il figlio Uri, caduto l’ultimo giorno della guerra in Libano, mi ha tagliato il cuore e il resto a pezzetti piccoli come coriandoli…..ma quello che mi lascia incantata, di quest’uomo, è la capacità di lasciarsi intervistare ( in tivù, come stasera, o sui giornali) senza mai lasciarsi andare a dire banalità, senza mai essere noioso quando parla di cose serie, profonde, cose straordinarie anche se ovvie. Ecco, mi affascina quello che dice, il modo in cui riesce a parlare della guerra e a chiedere pace, con grandissima umiltà e cultura, usando termini e toni umanissini e comunque grandi, pieni di talento, termini e toni che riescono a non perdersi nella traduzione, che ti raggiungono, che ti colpiscono come una freccia scoccata con precisione e determinazione assoluta. Ecco, aver ascoltato per venti minuti David Grossman, stasera, ha dato un senso e una pienezza impensabili alla mia giornata.

A Parma.

Ieri ho dato un calcio al lavoro e, considerato che in queste ultime settimane ho distrutto qualunque record di presenza in ufficio e ormai mi sento una  vera belva, ho colto l’occasione che mi hanno offerto un paio di amici affettuosi e, malinconia o no, me ne sono andata a Parma, a vedere la bellissima mostra del Correggio. E così abbiamo gironzolato tutto il giorno per la Cattedrale, la Galleria nazionale,il Monastero di San Giovanni…una meraviglia per gli occhi e un po’ di cibo per l’anima. Son tornata a casa un po’ più serena, un po’ più in pace con me stessa, quasi riconciliata con quello che mi circonda. Vedere quanta bellezza noi umani siamo in grado di regalare al mondo, quasi per gridare un grazie ,ha spazzato via quel senso di inutilità sciocco che mi girava in testa. Adesso torno ai miei armadi, ho dedicato tutta la giornata a questa orribile cosa che odio fare, ma avevo l’umore giusto, come se dentro sentissi una musica .cupolasangiovanni1.jpg

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